“Sara...” chiamai.
Ma vidi la ragazza scappare via in lacrime.
Fissai la porta per un istante, poi mi voltai di nuovo a fissare Jacopo...
“Come hai potuto essere così crudele?” sbottai, la voce bassa e carica d’ira repressa “Era venuta qui solo per chiedere che suo fratello non morisse... era venuta solo a chiedere di salvargli la vita, non altro! Come hai potuto essere così insensibile... così bieco...”
Ero tanto arrabbiata che le mie mani tremavano appena...
“Tu sai perfettamente che Francesco non sa combattere, Jacopo! Lo sai come lo so io... siamo cresciuti con loro, sia io che te... siamo cresciuti con i de’ Binardi... e Francesco non ha mai saputo tenere in mano neanche un coltello! Morirà contro Fiosari, lo sai! Morirà e tu non hai intenzione di fare nulla!”
Lo fissavo, i miei occhi lampeggiavano pericolosamente ma la mia voce tremava...
“Eri loro amico, una volta... da ragazzini...” mormorai “Eri amico di Francesco... ma soprattutto eri amico di...”
Esitai... i miei occhi erano in quelli di Jacopo ed in essi vi era tutto il mio dolore, vi era una marea di sentimenti... quelli di Jacopo, cupi ed impenetrabili, sembravano persino più scuri del solito...
“Ti ho sempre creduto, Jacopo...” dissi, la voce lenta “Ti ho creduto e non ho mai fatto altre domande. Tu eri suo amico, in fondo, ed io mi fidavo di te. Ma adesso te lo chiederò, Capitano... cosa accadde quella notte con... con Guisgard? Perché da quella notte non è stato più tuo amico... né lui, né Sara, né Francesco... perché ce l’hai con quella famiglia, Jacopo?”
__________________
** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
|