A quelle parole e quello sguardo di mio marito mi alzai in piedi.
I miei occhi vagarono per un istante sul sacerdote, poi si concentrarono sul militare...
“Jacopo...” mormorai, avvicinandomi piano a lui “Vedi... padre Roberio era venuto qui per parlare con te del caso di Francesco de’ Binardi... per pregarti di intercedere per la sua vita. Io, però, gli ho fatto presente che il duello tra Fiosari e de’ Binardi non vìola alcuna legge e pertanto non rientra affatto in ciò che è di tua competenza! Perciò, immagino, padre Roberio era già pronto a lasciarci...”
Esitai per un istante, poi decisi che forse potevo tentare ancora con mio marito, per un’altra strada... lo presi quindi sotto braccio e lo condussi verso la finestra, allontanandoci un poco dal sacerdote...
“Perdonami per essere stata tanto dura con te oggi, Jacopo... non volevo farti irritare. Ero solo rimasta molto colpita dalle parole di Sara e mi ero dispiaciuta per il modo in cui le avevi risposto... ora...” sfiorandogli delicatamente il braccio “Ora, però, ho capito che questo duello non è affar tuo, e poi... e poi, se tu togliessi de’ Binardi da sotto la spada di Fiosari, egli potrebbe poi ritenere te responsabile della sua mancata soddisfazione e... beh, lo sappiamo tutti quale spadaccino abilissimo sia Roberto Fiosari...”
Lasciai cadere questo discorso così, vago...
nessuno come me sapeva quanto Jacopo fosse orgoglioso della sua abilità con la spada.
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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