A quelle parole di Talia, Jacopo la fissò quasi risentito.
“Non essere sciocca, Talia...” disse alla ragazza “... sai benissimo che posso battere uno sbarbatello come Fiosari anche usando solamente la mano sinistra...” scosse la testa “... comunque non è questo il punto...” guardò il sacerdote “... la verità è che questo duello capita a proposito...”
“Cosa intendete dire?” Chiese Padre Roberio.
“Che questo duello ci permetterà di capire chi sia davvero Francesco de' Binardi...” rispose Jacopo “... un giovane inetto ed incapace, buono solo a provocare, oppure l'inafferrabile Mirabole...”
“Che assurdità!” Esclamò il prete.
“Immagino...” sorridendo il capitano “... del resto Mirabole è probabilmente uno di voi... o almeno un vostro simpatizzante...”
“Nei secoli” fece il sacerdote “i detrattori della Chiesa hanno cercato ovunque per infangarne il nome... solitamente, non trovando nulla di meglio, si fossilizzano su questioni ormai vecchie come il mondo... Crociate, vendita di Indulgenze, Inquisizione... ma questa di Mirabole mi mancava devo dire.”
“Non è colpa mia se nei secoli voi chierici avete fatto di tutto per sconfessare i vostri stessi Precetti.” Replicò Jacopo. “Comunque, non sono questioni che mi interessano... uno dei vostri, tale Priore Adamo, inviato dal vescovo, è stato convocato dal viceprocuratore del re... e tra poche ore scopriremo il destino di Francesco de' Binardi... queste cose mi interessano.”
Padre Roberio allora scosse il capo, salutò con un veloce cenno della mano Talia e lasciò quel palazzo.
“E' tardi...” mormorò Jacopo “... e forse dovresti riposare, Talia... domani, ti rammento, devi uscire per comprare un nuovo abito... c'è la festa al Palazzo Reale... o forse sei ancora dell'idea di non volerci andare?”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|