Sospirai alle parole di Jacopo a padre Roberio...
era inutile, pensai: aveva deciso che le cose dovevano andare come voleva lui e niente di ciò che potevamo dire gli avrebbe fatto cambiare idea.
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
“E' tardi...” mormorò Jacopo “... e forse dovresti riposare, Talia... domani, ti rammento, devi uscire per comprare un nuovo abito... c'è la festa al Palazzo Reale... o forse sei ancora dell'idea di non volerci andare?”
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Sollevai gli occhi e lo fissai...
“Si, Jacopo... hai ragione... credo che andrò a riposare!” mormorai.
Gli sorrisi quindi, poi senza aggiungere altro uscii dalla stanza, richiudendomi la porta alle spalle.
Percorsi a passo regolare tutto il corridoio... poi, giunta in fondo, dopo aver gettato un’occhiata alle mie spalle ed essermi accertata di essere sola, presi di corsa la scala che conduceva al piano di sotto...
Giunsi in fondo in fretta e mi guardai intorno...
poi lo vidi: padre Roberio si stava allontanando in silenzio, la testa china, ed era ormai quasi giunto al portone che dava sul cortile...
“Padre!” chiamai “Padre Roberio!”
Lo vidi fermarsi e voltarsi, lo raggiunsi.
“Mi dispiace per le parole di Jacopo!” dissi “Mi dispiace molto!”
Esitai, lanciandomi intorno appena un’occhiata furtiva...
“Trovate Francesco...” mormorai pianissimo, così che solo lui sentisse “Il luogo di cui vi parlavo è la Cappella di San Michele... oltre il bosco... percorrete la strada che lo divide e salite verso le colline, salite finché non scorgete la cappella sull’altura di fronte a voi... non va mai nessuno lì! Quasi nessuno in città ne conosce neanche l’esistenza! Lì sarà al sicuro da Jacopo, da Fiosari e da tutti... ma dovete convincerlo ad andare lì, se volete salvarlo!”
Lo fissai per un momento, poi chinai lo sguardo...
“Buonanotte, padre!” dissi, la voce di nuovo di un tono normale.
Poi mi voltai e risalii la scala, fino a giungere nella mia stanza.