Altafonte rise di gusto.
“Vedete, milady...” disse poi “... magari prima ho sorseggiato qualche altro elisir che ammansisce gli effetti di questo, permettendomi di resistere alla vostra bellezza e dunque alla tentazione di volervi sedurre... mi sarei premunito per voi, no? Così da non mettere a repentaglio la vostra reputazione.” Le fece di nuovo l'occhiolino. “Comunque, se volete, oltre quel corridoio vi è un bagno... è arredato con gusto particolare, alla moda di Venezia... dentro ho voluto sali persiani, essenze d'Arabia, saponi alla mirra di Siria, al Sandalo di Ceylon, alla vaniglia del Madagascar... troverete anche della cipria, così da poter tingere il vostro volto e coprire quel rossore... quel bagno e le sue essenza potrebbero aumentare il vostro accalorato stato, cara cugina...” e rise di nuovo “... quanto a quel furfante di Azable...” tornando serio “... non abbiate timore, non può camuffarsi per entrare nel palazzo del re. I controlli sono molto rigidi.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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