“Eh, milady...” disse Altafonte ad Altea “... ebbene si... me ne innamorai e per questa mia passione riuscii ad ideare una rocambolesca fuga per entrambi... e sebbene fu breve, la nostra storia trovò un meraviglioso scenario in un'isoletta greca tra Cipro e Rodi...” la guardò e sorrise “... vedete? E' l'effetto che hanno su di me questo genere di bevande...” indicando il suo bicchiere dal quale sorseggiava l'elisir “... mi stimolano a narrare storie delle quali poi lascio al mio uditorio il compito di riconoscere ciò che è reale e ciò che invece non lo è...” le fece l'occhiolino.
Ma proprio in quel momento arrivò Ermiano.
“Signore...” mormorò.
I due si scambiarono un rapido sguardo.
“Si, hai ragione...” fece poi il cavaliere “... l'avevo scordato...” si alzò e mostrò un lieve inchino ad Altea “... perdonatemi, milady, ma avevo una faccenda da sistemare e la vostra piacevole compagnia mi aveva spinto a dimenticarlo... è tardi e temo tornerò fra un bel po'... lascerò dunque ad Ermiano l'invidiato compito di riaccompagnarvi a casa... naturalmente Mardhuan vi seguirà come un'ombra... a presto, milady...” ed andò via.
Ermiano allora fece preparare la carrozza per riaccompagnare la donna nella sua dimora.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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