Simone, come Clio, restò turbato di fronte a tutto ciò.
Il Priore Adamo era svanito come un fantasma.
“Dove...” disse il viceprocuratore “... dove sarà finito?”
Corse allora verso la porta e uscì nel corridoio.
Qui vi erano funzionari e due guardie che sorvegliavano l'interno del palazzo.
Simone chiese a tutti loro notizie sull'uomo che stava interrogando, senza però ricevere risposta.
Nessuno infatti l'aveva visto uscire dalla stanza.
“E' assurdo...” rientrando Simone, per poi fissare Clio “... è assurdo... era qui... e se anche avesse approfittato del colpo di vento per uscire dalla stanza, nel corridoio lo avrebbero visto...” restò perplesso “... dite che era Mirabole o uno dei suoi? Ma era un chierico ed aveva la lettera firmata dal vescovo...” scosse il capo “... a meno che... a meno che non sono tutti in combutta con quel ladro... lui e il Clero... ma con noi non la spunteranno... cosa dicevate un momento fa, milady? I suoi occhi? Erano chiari, lo rammento... ma come indizio è un po' vago, non credete? Non sarà l'unico ad averli di quel colore!” Era visibilmente agitato.
E forse per questo quella domanda di Clio lo scosse ancora più vistosamente.
“Non...” farfugliò “... non ho alcun segreto... e non so di cosa stesse parlando... probabilmente voleva confonderci... o magari gettare ombre sulla nostra giustizia...” si fece portare del liquore “... ho bisogno di bere... qualcosa di forte...” e dopo aver bevuto tornò a guardare Clio “... trovatelo... trovate Mirabole... fosse anche il vescovo... lo voglio... sarà al ballo... non mi importa se seguirete il colore dei suoi occhi o qualsiasi altra traccia... voglio quel furfante...”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|