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Vecchio 25-10-2013, 12.09.05   #896
Talia
Cittadino di Camelot
 
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
I miei occhi erano nei suoi... mi sentivo le guance in fiamme...
mi stringeva la mano ma io non opposi resistenza...
e, per un attimo, mi sentii come se gli ultimi sette anni non fossero mai esistiti... mi sentii di nuovo sulla collina, presso la Cappella di San Michele...
“Se... se lui fosse qui, saprebbe che l’ho già schiaffeggiato una volta... e potrei farlo ancora... ” mormorai, poi abbassai gli occhi “O forse... forse, se avessi voluto schiaffeggiarlo, lo avrei già fatto...”
Avevo parlato piano... pianissimo...
tornai a fissare i suoi occhi chiari...
erano sempre stati enigmatici, quegli occhi, difficili da decifrare...
ma ora... ora vi era qualcosa di più in essi, qualcosa che non riuscivo a cogliere del tutto.
Lui era sempre stato bravo a prendersi gioco di me, era sempre stato bravo a mettermi in difficoltà... aveva, per qualche ragione, sempre causato in me quella sorta di perpetua incertezza...
e, per qualche ignoto motivo, il cuore mi era sempre battuto forte in sua presenza.
All’improvviso, però, qualcosa si riscosse in me...
quell’antica paura che si prendesse gioco di me tornò a bruciarmi l’anima...
sfilai la mano dalla sua e gli voltai le spalle, perché non potesse leggere nei miei occhi quanto dolore mi causavano quelle parole.
“Hai lasciato morire il passato con molta facilità, vedo.” mormorai “Sei tornato senza temerlo, senza temere che esso potesse tornare a perseguitarti. Ed hai avuto ragione, se davvero solo io ho riconosciuto Guisgard negli occhi del Cavaliere di Altafonte... Altafonte... fui io a narrarti quella storia, quel pomeriggio... la storia di quella città... quel pomeriggio, rammenti? Quel pomeriggio... appena prima che tu...” esitai “...appena prima che tu corressi dalla tua amante... e tutto poi precipitasse!”
Avvertii la mia voce incrinarsi e tacqui.
Chiusi gli occhi per un istante ed inspirai profondamente.
Inspirai fino a recuperare, almeno in parte, il controllo...
“Non m’importa sapere perché sei tornato!” mentii, con la voce che forse tremava troppo per risultare credibile “Non m’importa niente di te! E so che neanche a te importa di me, dato che non ti è importato mai! Ma allora... allora perché hai lasciato che parlassi a Santa Felicita? Perché, nascosto nel buio di quel confessionale, hai ascoltato i miei segreti? E perché mi hai detto quelle cose? So che eri tu... lo so: solo tu sai di quel giorno a San Michele. Perché lo hai fatto? Chiunque tu sia... Altafonte o Guisgard... perché pensi di avere il diritto di prenderti gioco di me?”
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** Talia **


"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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