L'uomo rise in modo grottesco a quelle parole di Talia.
“Oh, lui...” disse con un'espressione ebete “... lui è il mio padrone... si ferma qui quando torna dalle colline, dove c'è San Michele... resta a pregare per un po' davanti alla cappellina” indicando la costruzione sacra al centro del piccolo camposanto “e poi mi lascia sempre delle monete...” ed estrasse del denaro da una delle tasche “... e me ne darà altre quando sotterreremo i tre destinati a queste fosse... i tre nemici del mio padrone... coloro che lo hanno cacciato dalla sua terra, esiliandolo... e lui è tornato per vendicarsi... vendicarsi di tutti...” e si abbandonò ancora ad una bizzarra risata, per poi chinarsi in un'altra fossa, cominciando a dissotterrare i resti, ormai quasi del tutto decomposti, del corpo posto al suo interno.