“Si...” disse annuendo Velv ad Elisabeth “... è un'idea che sicuramente metteremo in atto, ma non ora... ho bisogno di sapere come riuscite a cavarvela davanti ad un'opera d'arte...” si alzò, avvicinandosi poi ad uno dei quadri della stanza. Esso rappresentava un paesaggio fatto di colline, cipressi e un casale che sorgeva su un colle lontano. Tutta la scena era immersa in un sognante crepuscolo autunnale.
“Descrivetemi cosa vedete in questo quadro...” Velv fissando Elisabeth “... tutto ciò che vi viene in mente, tutto ciò che sentite, che vi suscita... guardatelo bene, chiudete gli occhi, respirate a fondo... riapriteli e poi, tornando a guardarlo, descrivetemi ogni vostra sensazione...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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