Silvia sorrise a quelle parole di Clio.
“Mah, non saprei...” disse “... ma so che mi incuriosisce non poco cercare di delinearne l'aspetto... non so perchè, ma io lo immagino bello... di solito gli eroi dei romanzi d'avventura lo sono tutti...”
“Io invece” fece Roberto, lanciando un'occhiata a Clio “penso che sia brutto. Si, decisamente.”
“Oh...” stupita Silvia “... e perchè mai, milord?”
“Non so...” scuotendo il capo Fiosari “... visto che non mostra mai il suo volto...”
“Beh, mi sembra normale.” Sorridendo Silvia. “Dopotutto è un ladro.”
“In verità” intervenne Duon “a Capomazda lo chiamano l'uomo senza volto... perchè è un maestro dei travestimenti... Mirabole, si dice, è tutti e non è nessuno.” Rise.
“Prima, mentre ballavamo, sono riuscita a farmi recitare la nuova poesiola, alquanto irriverente, scritta dal Cavaliere di Altafonte... proprio sul misterioso Mirabole...” entusiasta Silvia “... e l'ho imparata a memoria... vediamo se la ricordo... si, ecco...”
E cominciò a recitarla:
“Chissà che faccia avrà...
Chi lo sa chi egli mai sarà...
So solo che Mirabole è il suo nome...
Egli verrà stanotte, anche se non so come...
Forse cercherà tesori, forse gioielli, ma verrà...
E io che nulla ho, il mio cuore ogni suo battito gli darà...”
“Davvero simpatica!” Ridendo Duon.
“Si, lo penso anche io.” Annuendo Silvia.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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