Restai immobile, o almeno così credetti.
Ma una fitta, intensa e profonda mi attraversò l'anima, quando Selenia portò via Roberto.
Abbassai velocemente lo sguardo quando il suo si posò su di me.
Lo rialzai quando furono lontani, immersi nel vortice di luci e colori.
Ero stata una sciocca, pensai, baciava Selenia come aveva baciato me? La guardava in quel modo?
Mi bloccai, c'erano cose a cui non volevo pensare.
Era lei sua moglie, certo non era obbligato ad amarla, ma bella com'era sicuramente non le sarebbe stato indifferente.
Era con lei che doveva stare, non con me.
Io ero solo un'ombra della fanciullezza, una promessa mai espressa, un sogno svanito ancor prima di nascere.
Quel bacio era stato un dono, un dono di felicità a chi sapeva che non avrebbe mai passato la vita con la persona che amava.
Non ero una contadinella, dalle mie nozze dipendeva la stirpe dei Sartell, nn potevo assecondare i miei desideri.
Citazione:
“Non vale la pena...” all'improvviso qualcuno alle spalle di Clio “... è un giovanotto gradevole e non dubito che possa attirare l'attenzione di dame frivole o giovanissime... ma nulla di più...” era Simone e parlava piano alla ragazza “... ho visto come lo guardate... ma voi potete ambire a molto di più, milady...” sorrise “... novità sul nostro uomo?”
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Sussultai.
Era come se quella voce fosse uscita dalla mia testa.
Invece era quella fastidiosa e insolente di Missani.
Si vedeva così tanto? Dovevo stare più attenta.
Mi voltai e lo guardai negli occhi, vagamente divertita.
"Non siate ridicolo.." Sorrisi, lanciando un'occhiata alla pista da ballo "...voglio molto bene a Roberto, siamo cresciuti insieme.. Ma voi sapete chi sono davvero.. Sangue reale si mischia solo con sangue reale.. Anche se temo che i principi scarseggino in questa Europa liberale... Forse avrei più fortuna facendomi arrestare, pare che le prigioni, e non le corti, ne siano piene.." Guardai Missani negli occhi "Rammentate, milord? Io non credo affatto che tutti gli uomini siano uguali, io credo che ognuno abbia un ruolo e delle responsabilità ben precise.." Alzai una mano, in segno di resa "..lo so, lo so, anacronistico..".
Non sapevo se avevo risposto a Simone o a me stessa.
Nella mia situazione avrei dovuto cercare in tutti i modi un marito.
Come facevo , con Diomede in cella?
Eppure, se lui non fosse mai uscito, cosa provabile, sarebbe toccato a me mandare avanti la casata.
Non potevo certo permettermi di essere ricordata come colei che distrusse i Sartell.
Sarei stata il disonore della famiglia, e non lo avrei mai permesso.
Promisi a me stessa che, finita quella storia, avrei davvero cercato un marito.
Era inutile che pensassi a Lui, non solo era sposato, ma non ci saremmo mai potuti unire.
Anche se.. In una situazione così estrema..
Ma, anche se fossi stata disposta a sposare un conte perché lo amavo, restava il fatto che lui era sposato.
Nulla poteva cambiare questa situazione.
Non ero così meschina da augurare qualcosa di male a Selenia, che colpa ne aveva lei?
"Nessuna novità, per ora.." Cambiando volentieri discorso ".. ho solo una filastrocca del cavaliere di Altaforte sul nostro Mirabole.." Risi.
Lanciai un'occhiata fuori dalla finestra, la mezzanotte non doveva essere lontana.
Un idea bizzarra mi accarezzò, per un momento mi sembrò troppo crudele e orribile.
Ma avevo visto come Roberto aveva parlato del cavaliere di Altaforte, uno sconosciuto, così come di Mirabole.
Forse era la superbia a parlare ma, era come se volesse screditarli ai miei occhi.
E c'era forse un solo modo per farmi smettere di guardare Roberto e Selenia, l'uno tra le braccia dell'altra.
Per quanto mi ripugnasse.
"Se non sbaglio vi devo un ballo, milord.." Sorrisi "..il nostro ladro potrebbe farsi vivo da un momento all'altro, ora o mai più..".