Altea si alzò così dal letto e si avvicinò alla porta della stanza, per poi aprirla.
Riuscì allora ad ascoltare meglio quelle voci.
Una era quella di Ermiano e sembrava si rivolgesse al Colonnello Antoine.
“Dovreste andare a letto, Colonnello...” disse “... vi ho preparato una tisana calda che prenderete così con le vostre medicine...”
“Medicine?” Ripetè il Colonnello. “Per Belzebù! A cosa diavolo mi servono le medicine?”
“L'avete scordato, Colonnello? Per la malaria. Volete forse ammalarvi di febbre? Non bisogna scherzare con il clima dei paesi tropicali.”
“Quando tornerà quel ragazzo?”
“Il signor cavaliere” rispose Ermiano “è andato a prendere dei fucili nuovi. Di quelli precisissimi. Così otterrete il massimo risultato dalla vostra battuta di caccia domattina.”
“Eh...” sorseggiando la sua tisana il Colonnello “... voi non sapete cosa significa dare la caccia al rinoceronte indiano... io si, invece... sebbene gigantesco, difficilmente lo si può scoprire mentre si avvicina... l'aria della giungla è afosa, densa, intrisa di odori dei più disparati... no, solo quando si è a tiro di quell'animale si riesce a scorgerlo... ed è troppo tardi... tutto comincia a sussultare... quel dannato carica a testa bassa e vi è un solo modo per abbatterlo... colpirlo in mezzo agli occhi!”
“Il signor cavaliere” fece Ermiano “lo conoscete, è un tiratore formidabile... ora prendete le vostre medicine contro la malaria, Colonnello...”
“Ah, quel ragazzo, devo rivelarvi, mi da dei pensieri...” mormorò il Colonnello “... ci sono tanti posti per poter cacciare le bestie feroci... la Malesia, Ceylon... persino il Madagascar... perchè allora ha scelto proprio questo posto? No... quel ragazzo nasconde qualche segreto... si, glielo leggo in faccia... si, qualche segreto... qualche segreto che lo tormenta e lo spinge ad agire così...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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