Buona sera Camelot!

Che bella la vostra biografia, caro Taliesin!!!

Ma anche io ho una storia da raccontare.
C'era una volta una ninfa celeste di nome Eriteide. La ninfa s'innamorò del re dell' Iperuranio, che si chiamava Re Capelli d'Argento.
Egli era uno delle piu' belle creature, insieme agli Angeli e ad Eriteide, che Dio avesse creato.
Dal matrimonio dei due nacque la Grande ninfa della Luna, Arwen.
Una notte di luna piena, mentre Arwen andava a schioccare le sue frecce di diamante nel bosco, attirò a sé, involontariamente, il nobile e fulvo cavaliere Claudio delle Rugiade d'Argento . Quasi colpito dalla freccia della donzella, temendo un agguato, incominciò a seguirla (ignaro di chi fosse). Claudio stava per scovare la fanciulla quando, illuminata dalla luna, riuscì a intravederne l'eburneo viso, i neri occhi e la corvin chioma. I loro sguardi si incrociano. Tanto bastò ad entrambi per innamorarsi.
Arwen uscì fuori dai cespugli per scusarsi, ma subito il cavaliere le cinse le ginocchia come simbolo di rispetto e di umiltà.
Essi vissero insieme tante avventure e dopo cinque anni si sposarono.
Il Cavaliere delle Rugiade d'Argento andò a vivere sulla Luna.
Una mattina fresca di Maggio, Arwen si mise a cucire. Essa si punse un dito e un po' di sangue cadde su una rosa bianca.
La rosa emanò una luce accecante e quando la ninfa riaprì gli occhi vide una neonata ricoperta da candidi petali di rosa.
La bimba aveva grandi e dolci occhi neri, una pelle bianca e delicata come la spuma del mare, le guance come i raggi dorati del sole, le labbra come le fragole di Maggio e i capelli ricci color mogano scuro.
La piccola fu chiamata Eilonwy, che significa "cerbiatta" poichè aveva degli occhi come quell'animale.
La giovane coppia divenne ancora piu' felice quando nacque la piccola Kayley, che significa "corona di alloro".
Entrambe le bambine impararono a combattere con la spada e l'arco, grazie agli insegnamenti del padre, del centauro Chirone e dell'Arcangelo Michele.
Da Arwen, entrambe impararono a danzare, a suonare, a leggere, a scrivere, a cantare, a cucire e a cucinare.
Un giorno, Eilonwy, mentre faceva il bagno a una fonte, fu sorpresa dal lussurioso e crudele Slathnir, il Cavaliere della Fenice Nera.
Accortasi di ciò, scappò via. Slathnir la rincorse e con false preghiere la supplicò di fermarsi, ma lei fuggì piu' velocemente, lasciandolo a metà del discorso.
Il vento le scompigliava i capelli rendendola in fuga più leggiadra.
L' angelo Aladiah vedendo la sua protetta in difficoltà, le donò la Spada di Fuoco Fatuo.
Eilonwy l' afferrò e infilzò il reo. Le fiamme blu incenerirono Slathnir.
Aladiah comunicò ad Eilonwy di andare a Camelot, perchè questa era la volontà di Dio.
La giovane s'incamminò con il suo corvin destriero ed entrò nella città di Artu'.
Venne subito accolta calorosamente da due prodi cavalieri e da un gruppo di dame. Con loro visse inimmaginabili imprese.
Il resto della storia lo lascio al Fato e alla Divina Provvidenza.