“Sorella...” disse il sacerdote ad Elisabeth “... secondo voi quei soldati mi ascolteranno? Non hanno voluto dar credito alle richieste del vescovo. Hanno ignorato i legittimi diritti della Chiesa su quel quadro, restando indifferenti anche alle preghiere e ai proclami dell'intero Clero...” scosse il capo “... temo non ci sia altro da fare... quel quadro è destinato a lasciare questa chiesa... questa chiesa che lo custodisce da secoli ormai...”
Intanto altri soldati erano giunti.
Ormai mancava poco all'alba.
Nel frattempo, attirato dal clamore causato dall'arrivo dei soldati, qualcuno apparve nel piccolo spiazzo antistante la chiesa di Santa Felicita.
Era Velv ancora abbigliato da frate.
E dall'interno della navata, attraverso la porta lasciata aperta dai militari, Elisabeth lo vide.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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