Tutti i soldati si avvicinarono a Jacopo che continuava ad urlare trionfante.
Roberto invece era rimasto accanto a Clio, tenendola fra le braccia.
“Capitano, io riporto mia cugina a casa...” disse poi al militare “... è scossa, bagnata e rischia di prendersi una polmonite...”
“Si...” annuì Jacopo “... ma domattina presentatevi in caserma... deve raccontarci cosa è successo su quell'imbarcazione.”
Roberto allora condusse Clio sulla loro carrozza e tornarono verso casa.
“Quando lasciasti la sala” mormorò appena la carrozza partì “ti ho seguita... ma sembravi svanita nel nulla... ho chiesto allora ai servitori ed uno di essi mi disse di averti vista entrare nella Saletta degli Arazzi... lì però non c'eri... ma a terra vi era un biglietto... era di Mirabole e sembrava indirizzato a te... chiamai il capitano e cercammo in quella saletta un passaggio segreto... lo trovammo e scoprimmo che conduceva fino al fiume... e da lì scorgemmo la nave di quel furfante...”
La carrozza arrivò finalmente davanti al palazzo dei Fiosari.
“Ora riposerai...” mormorò Roberto “... domani mi racconterai tutto...” e la portò nella sua stanza.
Lì, la lasciò riposare.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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