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Vecchio 13-11-2013, 09.01.44   #1127
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Lanciai una fugace occhiata maliziosa a Roberto, abbozzando un sorriso.
Nel caos della sera precedente, non avevo realizzato che lui mi aveva visto così.. Come aveva detto? Bagnata e svestita.
E io mi ero addirittura rifugiata tra le sue braccia!
Trasalii al pensiero di quanto fosse inappropriato tutto quello, il cuore accelerò improvvisamente.
Mi voltai verso Roberto, per rispondere alla domanda che, pensandoci bene, era la seconda volta che mi rivolgeva.
Era davvero preoccupato!
Ma non feci in tempo a rispondere.

Citazione:
Poi un domestico corse da loro.
“Signore, ci sono i soldati...” fece il domestico “... chiedono di milady...” fissando Clio.
“Falli passare...” con un cenno del capo Roberto.
Un attimo dopo i militari erano in giardino.
“Milord...” avanzando il sergente e salutando Roberto “... milady...” rivolgendosi poi a Clio “... il capitano de' Gufoni chiede di voi.”
“Poteva attendere il nostro arrivo in caserma il vostro capitano.” Risentito Roberto. “L'ordine di seguirvi è del tutto fuoriluogo.”
“Non è un ordine, milord.” Sorridendo il sergente. “Ma un invito. E non in caserma, ma per il Palazzo di Giustizia.”
Alzai gli occhi sul militare.
"Molto gentile da parte del Capitano.." Dissi, fredda "..sapevamo che ci avrebbe concesso udienza questa mattina.. Tuttavia, non intendo andare da nessuna parte prima di aver finito il mio tè, se non siamo in arresto, allora credo che il Capitano possa attendere qualche minuto..." Lo guardai negli occhi "..vi chiederei di unirvi a noi, ma conosco fin troppo bene la disciplina delle guardie reali.. E ora, se non vi dispiace, non ho intenzione di discutere di questioni personali davanti a voi, sergente... Se non vi fidate di noi, o se avete avuto ordini precisi, potete attendere fuori, vi raggiungeremo tra poco... è tutto, sergente.." Con un tono che non ammetteva repliche.
Presi la tazza di tè, e ne bevvi un sorso, smettendo di calcolare il militare.
Erano davvero impazienti Missani e de' Gufoni.
Mi voltai verso Roberto.
"Non è come sembra, Roberto.." Riprendendo il discorso, a bassa voce "..mi sono tolta il vestito di mia spontanea volontà.." Attesi un secondo, osservando il suo guardo "..un attimo prima di saltare in acqua.." Sorrisi "Mi avrebbe portato a fondo, intralciato..".
Bevvi un altro sorso di tè.
"No, sta tranquillo, non mi ha nemmeno sfiorato.. Mi ha solo fatto perdere i sensi un paio di volte con una specie di strano profumo, offerto un elisir preziosissimo, a sentir lui.. E mi ha affidato un messaggio... Non voleva farmi del male.." Sorrisi "..e, comunque, credo di essere in grado di difendere la mia virtù.." Guardai lontano, e il mio tono cambiò, per un secondo "..da chiunque.." Sussurrai.
Persino da me stessa, persino dai miei sentimenti e dai miei desideri.
Sospirai.
"A meno che non fossi incosciente.." Pensando che, effettivamente, mi aveva fatto perdere i sensi, ed allora ero indifesa "..ma se mi avesse toccato sta pur certo che, Mirabole o no, lo avrei cercato, trovato, e ucciso.." Sorrisi "...ma mi ha dato l'impressione di essere un gentiluomo..".
Il ricordo di quegli occhi azzurri che si avvicinavano sempre più, del suono di quella voce, del modo gentile con cui mi aveva sfiorato con quel fiore.
Stranamente, non mi faceva paura, probabilmente, pensai nuovamente era solo incoscienza.
Dovevo ricordare la sua voce, se l'avessi sentita nuovamente, dovevo essere in grado di riconoscerla.
Battei le palpebre un paio di volte, e tornai al presente.
"Hai finito il tuo tè?" Dissi, gaiamente "..dobbiamo andare, non possiamo certo far aspettare il capitano.." Sorrisi, sarcastica.
"Non mi hai ancora detto perché mi hai seguita..." Sussurrai dolcemente, alzando gli occhi a cercare i suoi "..ti avevo chiesto di non farlo, mi sembra.." Con un sorriso complice, e uno sguardo intenso.

Ultima modifica di Clio : 13-11-2013 alle ore 09.25.05.
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