Le parole di Clio resero Simone prima perplesso, poi turbato.
“L'accento sembra vagamente Capomazdese direi...” disse infine “... ammesso che voi lo abbiate imitato in modo corretto...” restò pensieroso “... bisogna scoprire come i de' Binardi sono coinvolti in questa storia... bisogna scoprirlo...” fissò Clio “... dovete scoprirlo... non mi importa come, ma dovete riuscirci... anzi, vi fornirò io stesso un motivo per andare da loro... domani giustizieremo Francesco de' Binardi... andrete a riportare questa notizia a suo padre...”
“E non temete che Mirabole possa rubare il quadro nel frattempo?” Chiese Roberto.
“Tra poche ore il quadro sarà portato qui da Santa Felicita.” Spiegò Simone. “E qui sarà al sicuro.”
Roberto allora si avvicinò a Clio, sfiorandole appena la mano.
“Quando lascerete stare mia cugina, signor viceprocuratore?” Fissando Simone. “Non l'avete coinvolta già abbastanza? Stanotte i soldati potevano ucciderla...”
“Quando arresteremo Mirabole” sorridendo Simone “lei, come tutti noi, sarà libera di occuparsi di ciò che più le aggrada.” Sorrise. “Siamo in guerra, amici miei. E il pericolo è una costante.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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