“Siete stata sciocca a lasciare il ballo...” disse Altafonte ad Altea “... e ancora più sciocca se ora decidete di tornare a Camelot... l'infelicità è una dama assai sgradevole...” tenendosi poi la benda sulla ferita “... quanto a me...” fissandola con i suoi occhi chiari “... io sono molto più simile ad uno spettro, un'ombra... non vedete? Sono solo... non ho amici, ma solo servitori e soldati... gente insomma di cui posso pagare i servigi, senza richiedere affetto... resterete qui... domani andrò io in quel palazzo a cercare di capire cosa nasconde...” le sorrise “... ora riposerò un po'... fate anche voi lo stesso...” si alzò “... e grazie per avermi medicato... grazie, Altea...” ed uscì dalla stanza.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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