“Ora calmatevi...” disse Velv ad Elisabeth “... fortunatamente non è accaduto nulla di irreparabile... quanto al quadro... si...” annuì “... penso qualche cosa del genere... forse Azable è davvero seduto in poltrona in questo momento, in attesa che il quadro lasci la chiesa... ed è quello il momento migliore per rubarlo... prima, mentre ero fuori dalla chiesa, ho udito alcuni soldati che parlavano di come il quadro sarà portato al Palazzo Reale... attraverserà la città, in mezzo ad un numero spropositato di persone... e sarà quello il momento adatto per colpire... sono certo che Azable tenterà l'impresa proprio durante il tragitto... e noi dobbiamo essere là... naturalmente con altri abiti... venite, torniamo in albergo... comincia il terzo atto della nostra recita...” e ritornarono al loro albergo.
Qui tirò fuori alcuni abiti vecchi e consumati.
“Un buon cacciatore di taglie” mormorò “deve avere in borsa tutto l'occorrente per ogni evenienza... e l'esperienza mi ha insegnato che nulla passa inosservato come l'essere delle persone normali... e noi saremo due popolani...” la fissò e le diede un vestito da contadinella.
E diede abiti da bottegai ai suoi due compagni.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|