Ero rimasta a lungo immersa in quel bagno caldo, con il vapore che mi inumidiva i capelli e mi arrossava le guance... pensando.
Pensando a tante cose... al passato, al presente... pensando al pericolo che anche soltanto quei miei pensieri ponevano su una testa... sulla sua testa...
E non potevo non chiedermi perché...
perché era sempre stato tanto complicato...
perché era dovuto succedere tutto ciò che era accaduto...
Il bagno era caldissimo e presto quei miei pensieri si confusero in sogni, in ricordi, in rimpianti e desideri...
Quando infine mi decisi ad abbandonare quel bagno, a vestirmi e a scendere, mi fu detto che Jacopo era tornato e poi era di nuovo uscito, diretto al Palazzo di Giustizia, da Simone...
ma c'era fermento in casa...
un insolito fermento di cui non comprendevo il motivo...
finché, dopo richieste e insistenze, una domestica mi confidò di aver sentito dire di 'un intrepido duello avvenuto nottetempo tra il Padrone e il famigerato Mirabole'...
disse che al mercato non si parlava d'altro...
mi disse di non preoccuparmi però, perché 'il Padrone stava bene'...
a quelle parole trasalii...
Guisgard!
Era stato un pensiero incondizionato, istintivo: non potevo sapere che Mirabole fosse lui, ma lo sentivo... lo sentivo nel cuore come avevo sentito che Altafonte era lui...
Senza pensarci neanche un istante, dunque, corsi a cambiarmi e poi mi precipitai nelle stalle... sellai da sola, in fretta, un cavallo e balzai in sella.
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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