Talia, così, sellato quel cavallo, lasciò il palazzo galoppando via.
Si lanciò in una corsa frenetica e cieca, lasciando quasi al cavallo il compito di condurla via da quella casa e dai suoi timori.
E mentre cavalcava, rivide immagini e frammenti di episodi passati.
Lui restò in silenzio all'improvviso.
La fissò e poi si avvicinò con la bocca agli occhi di lei.
Chiusero gli occhi insieme, fu un istante.
Un istante nel quale Talia non si rese più conto di nulla.
Poi solo il calore delle sue labbra sulla bocca di lei.
Fu un bacio che sembrò durare un momento infinito.
Quelle labbra che cercavano quelle di lei.
Il suo sapore, il suo profumo.
Poi la ragazza aprì gli occhi di colpo e lo schiaffeggiò.
Ma il sapore di lui sulle labbra di lei restò a lungo...
All'improvviso delle grida la destarono da quei ricordi.
Per le strade vi era fermento e confusione.
La folla urlava come impazzita.
“Hanno rubato il quadro...” disse qualcuno “... hanno rubato il quadro!”
“E' stato Mirabole!” Gridò qualcun altro. “Quel ladro ci è riuscito davvero!”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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