Jacopo fissò Talia.
La guardò a lungo.
Come a volerla quasi studiare.
“Una bugia” disse fra sé “è disdicevole solo se nasconde un tradimento o un delitto... ma se è a fin di bene, allora non vale più di una delle tante parole dette a caso... anzi, può essere necessaria...”
Così prese a giustificarsi dentro di sé.
Ogni azione viene giustificata da chi la compie.
Nerone giustificò l'incendio di Roma col desiderio di generare arte e bellezza.
Diocleziano motivò le sue disumane persecuzioni con la volontà di salvaguardare i valori dell'impero.
Persino il primo degli angeli rinnegati giustificò la sua ribellione.
Ognuno è convinto di compiere il giusto dietro ogni azione.
Ed anche Jacopo obbedì a ciò.
“No...” scuotendo il capo e fissando Talia “... non ti ho mai mentito, Talia... né negli ultimi sette anni, né prima... mai...” le si avvicinò ancora “... sei venuta qui per questo? Per chiedermi questo, Talia?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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