Osservai Jacopo uscire con il soldato, diretto da Simone...
mi massaggiavo piano i polsi che mi aveva stretto, mi facevano male...
nei miei occhi ancora le immagini della sua ira, delle sue grida, il modo in cui mi aveva scossa con violenza...
Tremavo.
Forse non avrei dovuto dirglielo, pensai...
adesso cosa avrebbe fatto Jacopo?
lo avrebbe cercato?
e se lo avesse trovato cosa sarebbe accaduto?
Cercai di non pensare che, se fosse accaduto qualcosa a Guisgard, sarebbe stata colpa mia... si, cercai di non formulare quel pensiero, me esso si presentò ugualmente e mi spaventò...
I due uscirono, chiudendosi la porta alle spalle... un attimo dopo sentii la chiave girare nella serratura...
"No..." urlai, correndo verso la porta e tentando invano di aprirla.
"Non potete chiudermi qui..." gridai ancora, battendo un pugno sul legno "Jacopo, non puoi chiudermi a chiave! Aprimi! Aprite subito questa porta!"
Ma non un suono udivo dall'altra parte...
era inutile gridare, lo sapevo!
Voltai la spalle alla porta, allora e corsi verso la finestra...
la aprii e guardai sotto...
eravamo almeno al terzo piano... saltare era impensabile... ero in trappola!
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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