Elisabeth fu condotta così in una piccola stanza, arredata solo da un austero tavolo usato a mo di scrittoio.
La guardia la lasciò lì ed uscì.
Poco dopo arrivò un uomo.
Il suo aspetto era comune, ordinario ed il viso non aveva nulla di particolare.
Guardò Elisabeth come se neanche fosse una persona.
Neanche avesse un'anima.
Si sedette e prese a scrivere.
“Siete in un brutto guaio...” disse senza alzare gli occhi su di lei “... siete accusata di appartenere alla banda di Mirabole e le prove sono tutte contro di voi... il diritto del re vi offre clemenza... proclamatevi rea ed avrete una morte onorevole e veloce.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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