Eh... stanotte libererò il prode Parsifal da ogni incarico e turno di guardia.
Così, se vorrà, non avrà impedimenti per giungere sotto la finestra della nostra Eilonwy e sdebitarsi, come richiede la cavalleria, di quel dolce e delizioso dono... magari con una bella serenata d'altri tempi... di quelle le cui note bastano da sole a far sussurrare le stelle più belle
Ed io, terminato il mio ultimo giro d'ispezione, seguendo un eco lontano, d'italico idioma, che il mio cuore riconosce partorito dalla voce di una Ginevra sognante, mi ritiro alla ricerca del reame dei sogni e del giaciglio di messer Amore, portando, come Lancillotto prima di me, il mio nome come unico pegno... così che, pronunciato dalla regina, ponga fine all'infinito romanzo di questa notte figlia di un'unica stella...
Buonanotte, Camelot...