Sarh sorrise a quelle parole di Clio.
“Chiedere troppo...” disse “... assolutamente... sognare, scriveva Mecenate nell'antica Roma, è l'unica cosa di cui l'uomo non deve vergognarsi... se si sogna, allora è bene farlo in grande... ciò che conta, però, è poi essere capaci di inseguire i propri sogni...” fece un cenno alla segretaria che aiutò Clio a sedersi sulla poltrona dall'aspetto futuristico.
Sarh, così, digitò qualcosa su uno dei pc e sullo schermo, dopo qualche secondo, cominciò ad apparire un'immagine.
“Ecco...” mormorò Sarah, indicando l'immagine a Clio “... questo è il suo alter ego riprodotto in computer grafica...”
“Ehi, forte!” Esclamò Jack. “Sei proprio tu, Clio! Io però sono ancora indeciso... ho molte idee, ma non riesco a decidermi...”
“Allora cominceremo dalla sua amica” fece Sarah, guardando di nuovo Clio “e poi ci occuperemo di lei.”
“Ottimo!” Sorridendo Jack.
La segretaria allora mostrò a Clio una pillola verde.
“Ingoi questa e tutto ciò che ha chiesto lo avrà... e sarà reale...”
Intanto lo schermo continuava a mostrare l'immagine di Clio elaborata per il gioco.