"...Giungemmo ne pressi del diroccato maniero, alla fine del crepuscolo d'inverno dell'anno del Signore millequattrocentoquarantotto dopo una spossante marcia forzata attraverso le montagne che delimitano i confini della spina dorsale della penisola, ed accesi i primi fuochi per la notte di bivacco e di ristoro, come sempre mi accostai al mio strumento, e nel silenzio delle gozzoviglianti ugole e delle ciarlatanesche chiacchiere di battaglie e di amori mancati, mi misi a cantare...Era ancora Natale."
Taliesin, il Bardo
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"Io mi dico è stato meglio lasciarci, che non esserci mai incontrati." (Giugno '73 - Faber)
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