Dopo ciò che aveva fatto Elisabeth a quella fanciulla, subito i due monaci la fecero stendere con il capo sul cuscino.
La ragazzina sembrava essere caduta in un sonno profondo, ma continuava, di tanto in tanto, a farfugliare qualcosa.
Come se stesse sognando.
“Non...” disse confusa, mentre i due monaci la benedivano “... non ti libererai di me, donna... ti perseguiterò... e ti strapperò ciò che più desideri...” accennò una sorta di ringhio, poi l'Acquasanta dei due monaci fece sì che la fanciulla dormisse in modo naturale, senza più alcun delirio.
Elisabeth, però, nonostante tutto, avvertì un profondo senso di inquietudine nel cuore.
Qualcosa che sembrava opprimerla a tal punto da sentire quasi il bisogno di uscire fuori, all'aria aperta.
“Dobbiamo parlare con la madre della fanciulla...” fece Fra' Severius “... per capire come è potuto accadere tutto ciò... forse la piccola ha visitato qualche luogo sconsacrato, o magari ha assistito a qualche rito sacrilego avvenuto in zona...”
“Si...” annuendo Fra' Favelius “... si raccontano di strane cose avvenute in questi luoghi ultimamente...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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