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Vecchio 22-12-2013, 22.34.21   #184
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Mi accomiatai dal senatore, lodando la sua idea di visitare il luogo dell'attentato.
Fortunatamente, qualcuno capiva l'importanza di essere vicini alla gente.
Sorrisi poi ad Astin "Ottimo lavoro... Mi servivano proprio delle buone notizie... Io, purtroppo, non ne ho.." Risposi, incamminandomi con lui verso il posto di guardia "Arriveranno delle truppe mercenarie... 'Per darci manforte' dicono i senatori..." Scossi la testa "Fa in modo che ci siano tutti, nel limite del possibile, questa sera a cena in caserma.. Voglio parlare con voi tutti prima di dover affrontare e mettere in riga i mercenari..." Sorrisi, eravamo arrivati.
Guardai l'uomo da lontano, prima di entrare nella stanza.
Il mio sguardo divenne duro e intenso in un momento. Cos'era quell'espressione, soddisfazione? Beh, gli sarebbe passata ben presto.
Mi parve quasi di vederlo sorridere.
Io, non avevo nessuna intenzione di farlo.
Piegai la testa di lato, rivolgendomi ad Astin a bassa voce.
"Va alla taverna..." Ordinai, sussurrando perché nessuno sentisse "..portami qui Keira... Falla entrare da questa porta, con una brocca d'acqua e delle bende.." Sorrisi "ho come l'impressione che serviranno..".
Avevo ormai imparato quanto fosse preziosa e utile la vista di una bella ragazza, gli occhi lascivi, l'abito scollato, durante un interrogatorio.. Ricorda agli uomini di che cosa minacciavo di privarli. Keira poi, sapeva entrare perfettamente nella parte della visione celeste, per quanto tentatrice, nessuno riusciva a resisterle.
È più facile fare gli eroi se la tentazione della carne è lontana, molte spie sono abituate a sopportare il dolore, ma sono sempre vulnerabili quando si tratta di è desiderio.
Ed essendo una donna, avevo il grande vantaggio di essere immune sia alla vista della bella brunetta dagli occhi verdi, sia al loro terrore.
Esattamente come un uomo non capirà mai fino in fondo il terrore che proverebbe una donna se fosse legata e interrogata da un gruppo di uomini. Ovviamente, non nel mio esercito!
E avevo sempre sfruttato questa mia particolarità.
Lanciai una breve occhiata all'uomo e poi tornai a guardare Il mio luogotenente, sorridendo.
"Astin.. Mi raccomando.. In fretta.. Non farti distrarre..." Scherzai "..ci penso io, poi, a regolare i conti con lei.. È tutto, grazie..".
Lasciai il fianco di Astin ed entrai nella sala, salutando i tre soldati con un cenno del capo.
"Soddisfatto?" Dissi, rivolgendomi direttamente all'uomo "Piaciuto lo spettacolo? Quei corpi martoriati dovevano essere una bellezza... Quasi quasi potresti fargli compagnia.." Sorrisi, gelida.
"Legatelo..." Ordinai ai miei militari, indicando la parete a cui erano fissati dei ceppi "Allora.." Tornando a rivolgermi all'uomo "..vuoi che ti chieda chi sei, cosa hai a che fare con i ribelli e l'attentato di stamattina, con le buone..." Sfilai lentamente la spada dal fodero "..o cominciamo subito con le cattive?".
L'immagine del massacro continuava a tormentarmi, se aveva qualcosa a che fare con tutto quello, l'avrebbe pagata cara.
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