A quelle parole di Clio, l'uomo sorrise.
E sorrise per tutto il tempo che impiegarono i soldati per legarlo alla parete, secondo gli ordini del loro capitano.
“Posso sapere” disse infine l'uomo “perchè sono stato portato qui? Arrestato prima e interrogato ora come un volgare criminale? O devo pensare che ogni interrogatorio qui viene fatto legando le persone e mostrando loro la spada?” Il suo sguardo era sicuro, la voce ben impostata.
Quell'uomo non temeva nessuna autorità.
Neanche quella rappresentata dall'uniforme di Clio.
“Quanto all'attentato...” aggiunse il sospettato “... non capisco il vostro clamore... è forse un reato guardare? E magari essere soddisfatti che esiste ancora giustizia a questo mondo? Che esiste ancora gente capace di lottare per la libertà? O forse, oltre a pregare, questo governo vuole imporci anche di pensare e scegliere?”
In quel momento tornò Astin.
E con lui c'era la bellissima Keira, che aveva con sé una brocca d'acqua e delle bende.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Ultima modifica di Guisgard : 23-12-2013 alle ore 01.33.53.
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