Tara ingoiò quella pillola verde ed un attimo dopo cominciò ad avvertire un vago capogiro, poi a vedere un insieme di immagini e di colori che si rincorrevano e si accavallavano velocemente...
Tara era accorsa rapida a quella notizia.
Il consiglio si era riunito al gran completo e questo accadeva solo quando doveva sentenziare una condanna a morte.
La ragazza correva con agilità e velocità, attraverso gli alberi, fino a risalire gli spuntoni di roccia frastagliati della piccola cascata.
Saltò su alcuni di questi per poi balzare in alto tendendo le sue ali bianche, lasciando così che fosse il vento a condurla oltre la foresta, fino al bosco sacro, dove il consiglio si era riunito nel luogo in cui sorgevano i resti del tempietto delle vestali.
Tara raggiunse così quel posto, dove alcune osservavano da fuori ciò che stava per accadere.
“Tara...” disse Anchea, una di loro nel vederla arrivare “... finalmente... stanno per emettere la sentenza... temo che Lipsia verrà condannata a morte... quando una sacerdotessa lascia incustodito un luogo sacro, il consiglio non perdona... ormai i testimoni avranno già lasciato il tempietto... se ora entrerai dentro, guarda sull'altare davanti ai giudici... ci sarà un piccolo pugnale... se la punta è rivolta verso l'ingresso allora significa che la sentenza sarà di condanna... se invece è girato col manico verso l'entrata, vuol dire che ci sarà l'assoluzione...”