Il silenzio regnava solenne, ne un fruscio ne quella dolce melodia che mi aveva condotto sin qui riusci' ad udire nuovamente. Tutto intorno era come se fosse addormentato o in attesa di un qualcosa che sarebbe accaduto a momenti. Piu' andavo ad inoltrarmi nella Foresta, più cambiava il paesaggio. Il silenzio lasciò lo spazio a fiotti di vento che intrecciandosi con le fronde degli alberi creavano un eco distorto come se fosse una risata malefica; le lucciole che guidavano i miei passi tenuamente lasciarono spazio agli occhi cangianti dei rapaci notturni, portatori di tristi e spiacevoli nuove. Il trotto di Shion diveniva sempre più lento e pesante......la mia anima cominciò a vacillare
"Ciò che vissi in quegli attimi fu un'autentica lotta tra me, i miei sensi e paure.....quanto dolore e rabbia percepì in questo antico regno della natura. Urla disperate si alzavano dalle radici di quegli alberi.....coloro che erano caduti combattendo seguendo la luce del proprio Signore reclamavano un posto ove poter tornare,si udivano preghiere levate al cielo le quali imploravano pietà ai loro aguzzini:
"Mio Signore fa che possa ritornare dai miei figli e la mia amata".....i pianti degli innocenti e delle giovani fanciulle furono il colpo più profondo che potessi subire. Le parole che andavan prendendo corpo furono le stesse che ascoltai', quando completavamo il nostro operato. Gli occhi di una fanciulla, incrociarono i miei......la sua candida voce proferi' parola:
"....ho paura....non lasciarmi da sola.....ti prego, aiutami." Mi volsi verso la sua figura, ma prosegui' lungo la via della distruzione e capitolazione. Tutto ciò batteva nella mia testa come un martello su di un'arma ancora calda tanto da farmi perdere il lume della ragione.....
"Non riesco a sopportarlo, non riesco ad andare oltre", la mia anima andava man mano a perdersi spinta dalla voglia di unirsi al dolore di tutti questi uomini, stavo per cedere.... le grinfie del rimorso, della disperazione e del dolore mi stavano lacerando....Che il mio ciclo andava chiudendosi? I miei giorni sarebbero finiti qui o ne sareì rinato a nuova vita?
Tremavo.......quanto tremavo.......sembrava che il mio corpo non volesse risponder più ai miei ordini, le ombre di quella struggente disperiazione mi avvolsero in toto e mi trascinarono nel baratro più oscuro dell'anima senza che io potessi oppormi. O meglio, forse.....non volevo proprio farlo. Durante quegli attimi che sembravan eterni, la mia vita passò innanzi come se fosse un ripido scialaquio di acqua corrente. Vidi il bello ed il cattivo tempo in cui tutto sembrava aver valore eterno: gli insegnamenti del Codice, le feste in maschera con i miei compagni di Accademia, la timidezza che ricopriva il volto di un ragazzo che viveva di sogni e fantasie (il vero me), l'amore puro di una fanciulla che ben presto lasciò le mie mani perchè richiamata ai cieli: "Elsie.....amor mio......", ripensando a lei.....le lacrime sul mio volto divenivan sempre più fredde e taglienti il potere che ero riuscito ad ottenere attraverso le mie imprese, rispetto, vendetta e terrore avevan segnato quel sognatore......l'amor perso cosi' repentinamente lo aveva cambiato.
"La mia fine è giunta......" dissi ansimando "L'unica consolazione è quella che il sangue che ho versato con queste mani verrà ripagato. Perdonatemi voi tutti.....perdonatemi......" dissi piangendo.
"La pace che tanto avevo desiderato e l'esser protetto da tutto ciò che avevo compiuto durante il mio percorso di vita fu un toccasana per i miei peccati, mi attendevan le fiamme dell'Inferno, ne ero certo, visto il male che avevo seminato lungo le strade, campi e vie traversate ma ero pronto a pagarne il prezzo.......se questo avesse potuto fermar il fraticidio che avevamo commesso......."