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Vecchio 24-12-2013, 15.18.52   #219
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Mi voltai di scatto, e fissai mio padre con occhi di fuoco.
Come si permetteva di fare irruzione in quel modo? Al diavolo gli insulti.. Stava cominciando a parlare.
Poi quelle parole, vergognarsi di me.
"Lo avete già fatto anni fa, no?.. Quando siete venuto a salvarmi da quella cella..." Sorrisi, gelida "Salvo poi accorgervi che avevo ucciso, seppur disarmata, quattro dei vostri uomini che erano entrati nottetempo.. Immagino per portarmi i vostri saluti.." Guardai mio padre negli occhi "Io non sono il gendarme della Chiesa, non lo sono mai stata, e non lo sarò mai... Lo sapete voi, lo sa il senato, lo sanno i miei uomini..." Mi voltai verso il sospettato, che teneva il capo chino "per la cronaca.. Non sono i miei uomini quelli, ma la milizia ecclesiastica..".
Tornai a guardare mio padre "Non vi permetto di entrare qui e dare ordini ai miei uomini... Non ne avete il diritto né l'autorità... Così come non avete il diritto di giudicare come conduco gli interrogatori.. Ora non ci dirà nulla..." Sostenni lo sguardo di mio padre, la stessa espressione fiera e sicura, gli stessi occhi azzurri "Sono desolata, padre.. Ma se volevate avete una figlia obbediente, dovevate insegnarle a cucire, non a combattere.. E ora, se permettete...".
Mi voltai senza aspettare la sua risposta, smisi semplicemente di calcolarlo.
Osservai il sospettato.
"Sei davvero un idiota.. Ti sei incastrato con le tue stesse mani... Non potevamo accusarti di nulla.. Ma insultare un ufficiale del regno, dichiarare tali perversioni.. quello sì che è un reato.. Così dovrai farci compagnia per un po'... Non credere che non sia molto interessata alle vostre ripugnanti assemblee libertine... Forse non servirà nemmeno Keira con uno come te.."Sorrisi "Portatelo via... Ricominceremo domattina" Ordinai ai tre militari che erano accanto a lui "Però dobbiamo essere ospitali... Certo, non abbiamo una cella con uomini e donne, ma una bella piena.. Vediamo un po'.. Ah, si.. Abbiamo quella banda di rapinatori che depredavano i villaggi del sud.. La loro cella andrà bene.. Dovrebbe piacergli.." Risi.
"Signori, Non vi facevo così casti.. Quando mi dite che andate alla taverna, in realtà correte in chiesa a pregare? Che bravi ragazzi.." Risi, scuotendo la testa "O forse si riferiva a me, e non avrebbe tutti i torti.." Mormorai piano.
Ero un soldato, e di certo non mi scandalizzavano le abitudini dei miei uomini , ma, naturalmente, essendo una donna, certe libertà non mi erano concesse.
Dovevo mantenere limpidi l'onore di uomo, e la virtù di donna.
I miei uomini dovevano vedermi intoccabile, incorruttibile, irraggiungibile.
Se si fossero davvero resi conto che ero una semplice donna, come tutte le altre, non avrebbero accettato di obbedirmi. Ma non avrei mai permesso una cosa simile.
Mi avvicinai ad Astin, lanciandogli un'occhiata benevola, per rassicurarlo che non aveva fatto niente di male, e gli parlai a bassa voce.
"Trovami la migliore spia che abbiamo.. Sfrutteremo quell'uomo per arrivare ai ribelli.. Dirà di essere stato avvicinato da lui prima che fosse catturato.. Domattina dobbiamo farlo parlare, in un modo o nell'altro... Grazie, Astin, per tutto.. Oggi non ti faccio stare fermo un attimo.." Sorrisi.
Feci cenno a Keira di avvicinarsi "Abbiamo trovato qualcuno di immune al tuo fascino, mia cara... È un evento " Porgendole gentilmente alcune monete "Grazie lo stesso.. Ah, prima che mi dimentichi, avvisa Madama Irka che arriveranno dei mercenari.. Naturalmente, le regole sono Sempre le stesse... Al minimo disordine, la minima prepotenza non consentita, ne risponderanno a me.. Non voglio trattenerti oltre.. " Guardai prima Astin e poi Keira "Andate.. Astin, noi ci vediamo a cena...".
Sorrisi ai due e poi mi girai verso mio padre, chiedendomi se fosse ancora lì.

Ultima modifica di Clio : 27-12-2013 alle ore 10.28.58.
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