Sprofondai nella poltrona, chiudendo gli occhi per un momento.
Ero davvero stanca.
Pian piano, gli ufficiali iniziarono a prendere posto attorno al grande tavolo, e gli addetti alla cucina portarono brocche di vino e bicchieri.
Salutai gli ufficiali ad uno ad uno mentre entravano, alcuni erano giovani quanto me, altri invece erano stati agli ordini di mio padre, prima di me, c'era chi era arrivato fin lì grazie al proprio nome, e chi aveva fatto carriera dal basso.
Ciò nondimeno erano tutti validi e fidati.
"Grazie di essere arrivati tanto in fretta, oggi è stata una giornata pesante per tutti, e so che per alcuni di voi la notte lo sarà altrettanto, quindi sarò breve.." Sospirai "Non vi avrei convocati se non fosse importante..".
Così, aggiornai gli ufficiali degli ultimi avvenimenti: dai Gufi Scarlatti al viaggio improvviso del re, alla lotta tra i senatori, fino alla mia scelta di appoggiare il senatore Gheorgis.
"Dunque, questo è quanto... La mia scelta si ripercuote su di voi, naturalmente.. Ho provato a sostenere che schierare l'esercito è pericoloso, che dovevamo essere sopra le parti, ma mio padre mi ha tacciato di ignavia.. Così, la guerra civile sarà inevitabile... Fate attenzione ai mercenari che saranno nei vostri reparti, perché temo risponderanno a Bool che li ha voluti e che, ai loro occhi, li paga..".
Lasciai che il mio sguardo vagasse sui loro volti.
"Ma immagino che non saremo tutti d'accordo.. E non possiamo permetterci discordie interne, né intendo obbligarvi ad andare contro le vostre convinzioni... Chiunque di voi non desideri schierarsi con Gheorghis, lo dica adesso... Verrà congedato con onore, con una mia raccomandazione personale sul suo valore, che gli aprirà le porte di altri reparti dell'esercito, meno coinvolti in questa faida.. E, naturalmente, la mia stima non muterà di una virgola.. E se quando tutto questo finirà, io avrò ancora il comando, vi accoglierò a braccia aperte, anche se non posso garantirvi la medesima posizione, perché non sarebbe giusto verso chi vi sostituirà ... Perché apprezzo chi ha il coraggio delle proprie azioni.. E, lo ripeto, non voglio che, da domani, ci siano dissidi tra voi... Voglio essere sicura che eseguiate gli ordini senza titubanze o recriminazioni... Dobbiamo essere uniti e compatti.. Perché già l'arrivo dei mercenari porterà scompiglio... Se ci mettiamo a litigare tra noi, è la fine...".
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