“Ma quante storie” disse il contrabbandiere ad Elisabeth, mentre continuava a trascinarla lontana dalla locanda, con i due monaci sempre dietro di loro “e quanto chiacchieri, bellezza! Dovresti fidarti un po' di più delle guide che cerchi di ingaggiare, sai? Dopotutto sono io che devo portarvi nel bosco!” Raggiunsero il vecchio casolare abbandonato.
“Elisabeth ha ragione...” con affanno Fra' Severius “... questa non è la strada per il bosco...”
“Ovvio che non lo è.” Senza scomporsi il contrabbandiere. “Volevate forse andare a piedi laggiù? Vi avverto, voi magari credete davvero al Regno dei Cieli e a questa vita come un qualcosa di passaggio, ma io, che invece non ho la vostra Fede, sono più propenso ad essere prudente quando è in ballo la mia pelle.” Fissò Elisabeth. “Quanto al mio essere spietato, bellezza...” sorridendo “... ti dirò... in quella locanda o lo si è, oppure arriverà qualcun altro e lo sarà a tue spese... sono stato chiaro o vuoi che ti faccia un disegnino?” Le fece l'occhiolino.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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