Disattivato
Registrazione: 16-09-2012
Residenza: Mediolanvm
Messaggi: 8,176
|
Sorrisi ad Astin, mentre le sue parole mi vorticavano nella mente.
Sperai che non si accorgesse del mio turbamento.
"È davvero di ritorno, dunque..." Dissi con tutto il distacco di cui ero capace "è una pazzia... Ma temevo che l'avrebbe fatto.." Scossi la testa.
Stava tornando, stava tornando davvero! Avrebbe chiesto di me? Sarei riuscita a vederlo?
Sbattei le palpebre, possibile che min bastasse sentire il suo nome per essere così vulnerabile?
Ed era solo una pallida imitazione di quando mi trovavo in sua presenza.
Per non parlare di quando eravamo soli.
Rabbrividii, e non per il freddo.
La festa era stata un successo, nessuna falda nella sicurezza, nessun disordine.
In ultima analisi, la mia presenza era assolutamente inutile, i miei uomini erano perfettamente in grado di cavarsela in situazioni del genere.
Invece ero lì, sulla terrazza che dava sul giardino, lanciando fugaci occhiate all'interno della sala, nel caso di imprevisti.
D'un tratto, qualcuno venne verso di me, mi inchinai nel riconoscerlo.
"Altezza" salutai.
"Tutto tranquillo, capitano?" Chiese lui, con un sorriso
"Assolutamente..." Risposi.
Ormai, era a pochi passi da me.
"Vi ringrazio di essere venuta personalmente... La vostra presenza mi fa sentire tranquillo.".
"Vi ringrazio della fiducia, mio signore.." Sorrisi "Ma vi assicuro che i miei uomini non sono da meno...".
"Dunque dite che sanno cavarsela anche senza di voi?" Con un sorriso divertito.
"Precisamente.." Annuii, senza comprendere il suo sguardo.
"Dunque non sarà difficile per voi lasciarli soli per un po'..".
Lo guardai con aria interrogativa.
"Desidero fare una passeggiata nel giardino... Posso chiedervi di accompagnarmi?" Sorrise "Voi stessa mi avete sconsigliato di restare solo, ma con voi al mio fianco, non corro alcun pericolo..".
Sorrisi, mi voltai verso Astin, facendogli segno di prendere il mio posto.
"Come desiderate, altezza...".
Passeggiammo così nel giardino, parlando di molte cose.
"Vi piace la spada?" Mi chiese poi, improvvisamente "È.. Valida? Si dice così?".
Risi piano "È splendida, mio signore... Bilanciata, maneggevole, precisa e.. Incredibilmente raffinata..".
Il suo viso si illuminò "Beh, l'ultima cosa è l'unica su cui posso concordare... Per il resto, sembrano ottime qualità".
Era davvero una situazione strana, e totalmente nuova per me, non riuscii a raprimere un risolino.
"Lo trovate divertente, capitano?" Mi chiese, fingendosi offeso.
"Perdonatemi altezza, ma sono sempre stata circondata da uomini che si intendevano di armi quanto me.." Mormorai , con aria di scuse.
Lui rise con me "E io ad essere in compagnia di donne che ne sanno meno di me.." Scosse la testa, indicando i una panchina davanti ad una fontana.
"Siamo due eccezioni, capitano.. In compenso, saremmo un'ottima coppia.." Rise, facendomi l'occhiolino.
Mi bloccai per un piccolissimo istante, ringraziando l'oscurità che nascondeva il rossore sul mio viso.
Scherzava, naturalmente, certo che scherzava, chi avrebbe voluto una donna come me? Di certo non.. Lui!
Mi sedetti al suo fianco, senza dire nulla.
"Avete mai pensato al matrimonio, capitano?"
Mi si gelò il sangue, e avvampai di nuovo. Possibile che mi facesse un tale effetto? Non era il primo a farmi una domanda simile.
"Perdonatemi, non volevo mettervi in imbarazzo, ero solo curioso.. Siete una donna particolare..." Sorrise, scrutando il mio sguardo.
"Naturalmente, come tutti i nobili.." Annuii, guardando oltre la fontana "Ma spero sia il più lontano possibile..".
"Ah sí,e perché mai? Non è il sogno di ogni dama?" Stupito, lui.
Risi "Beh, infatti non sono una dama, non totalmente almeno..." Mi voltai verso di lui "Dovrei lasciare la Guardia Reale...".
"Dove sta scritto? Siete un ufficiale non un monaco!".
Scossi la testa "Non capite, altezza... Credete che un marito mi permetterebbe di continuare a combattere, quando magari sono più abile di lui?"
"Sarebbe un terribile spreco..." Guardandomi negli occhi "Ma se un uomo chiederà la vostra mano sa chi siete, non credo si aspetti che impariate a ricamare all'improvviso! ".
Risi nuovamente, scuotendo la testa "Ecco perché nessuno si sogna di farmi la corte!".
Quando alzai gli occhi su di lui, mi accorsi che era divenuto nuovamente serio. Per lunghi istanti nessuno parlò, restai incatenata a quegli occhi così intensi.
"Non sono in molti a saper riconoscere la bellezza, capitano.." Sussurrò lui "E chi non apprezzi il vostro coraggio e il vostro valore in battaglia, non riuscirà mai ad amarvi completamente... Vedrà solo una bella donna, ma voi siete molto più di questo" Sorrise "Dovreste trovare un uomo che non vi desideri diversa, e non sia in competizione con voi, anzi... Un uomo che non riuscirebbe nemmeno ad immaginarvi coperta di pizzi e merletti..".
Cercai disperatamente di allontanare il ricordo di quella sera.
Non potevo continuare a distrarmi.
Cosa mi aveva detto Astin? Ah, si.. La spia e sua sorella.
"Comunque Maria non mi ha dato nessun fastidio.." Ripresi "Ci mancherebbe, anzi.. È deliziosa.. Beh, fate chiamare nuovamente quell'uomo.. Io stessa lo stavo aspettando prima di imbattermi in tua sorella.. Quando hai bussato, in realtà, credevo fosse lui.. attenderemo sue notizie..".
La cosa migliore perché Astin non sospettasse che sua sorella faceva l'eroina era continuare come se nulla fosse.
E due spie erano comunque meglio di una, anche perché l'uno non avrebbe saputo della presenza dell'altra.
"Ora perdonami, ma devo sbrigare una faccenda.. Va pure, grazie.. ".
Uscii così dal mio studio, e raggiunsi i giardini dietro la caserma, dove sapevo che avrei trovato Maria, c'erano ancora molte cose da discutere.
Ma il suo viso era l'unica cosa su cui risucissi a concentrarmi. Stava tornando davvero! Ero felice e terrorizzata allo stesso tempo.
Non vedevo l'ora di vederlo, certo.. Ma preferivo saperlo al sicuro.
Il giardino era bellissimo, e quella giornata ci aveva regalato un po' di sole, fortunatamente.
Sorrisi, e mi sedetti su una panca ombreggiata.
|