“Il monastero di San Michele Arcangelo” disse l'uomo ad Altea “si trova oltre quella via montana... imboccatela e percorretela tutta... alla fine vi troverete davanti a quel santo luogo...”
Tyssen ringraziò e la carrozza ripartì.
Seguirono così le indicazioni di quell'uomo e dopo un po', risalendo un dolce pendio, giunsero ad una cappellina, nella quale vi era l'immagine dell'Arcangelo Michele.
“Il monastero” fece Gyen “non deve essere lontano...”
Continuarono e poco più avanti trovarono il santo edificio.
Era un monastero molto antico, preceduto da uno spiazzo e dal quale si poteva ammirare gran parte del territorio sottostante.
I tre scesero dalla carrozza ed entrarono nella chiesa che precedeva il chiostro.
Li accolse una navata di gusto paleocristiano, con l'immagine di Cristo Pantocratore a dominare nell'abside.
E davanti all'altare i tre videro un monaco raccolto in preghiera.