Al mio Mentore...
"Mentre il cielo avvolge la speranza di una riminiscenza lontana
fatta di petali di rosa e ginestre selvatiche appese alle pareti dell'anima,
accendo il fuoco con legna ed erbe aromatiche che inebriano la mente,
lasciando spazio al terpore di un sonno leggero senza sogni,
che desta il cuore ed il corpo del mio Mentore oramai stanco
ma colmo di speranza nella direzione di un nuovo crepuscolo,
dove tre croci designano la forma precisa del luogo del cranio,
dove un'altra stazione attende la sua caduta fatta di lacrime e fede,
dove un'altra Veronica asciugherà le sue guance ed il suo sangue,
dove suo Figlio, Figlio del Padre, lo sosterrà con un'altra canzone..."
Taliesin, il Bardo
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"Io mi dico è stato meglio lasciarci, che non esserci mai incontrati." (Giugno '73 - Faber)
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