Riposi la spada nella guaina di cuoio.
"Va bene, ma state attento! Che Dio vi benedica.....addio!" dissi con angoscia e dandogli un bacio sulla guancia.
Salì sul carro e partì verso Afravalone. Percorsi molta strada e alla fine dopo essere uscita da quel sventurato bosco vidi le guglie e i tetti della città.
Mi accorsi, però, di essere coperta solo dal mantello nero del Cupo Mietitore.
Così feci una breve sosta ed indossai un abito giallo-arancione. Coco mi aiutò a stringere il corsetto e mi fece velocemente un acconciatura di nome Treccia Corona a Cascata. La mia fatina era veramente unica ad inventarsi le acconciature e i loro nomi.
Riprendemmo il viaggio e dopo essere entrati nelle mura di Afravalone, arrivammo di fronte al palazzo sul lago di Lady Galatea.