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Vecchio 30-01-2014, 19.50.11   #602
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Scoppiai a ridere a quelle parole.
Dapprima mi voltai verso il senatore e lo squadrai con disprezzo “Il mio ruolo, nel caso lo abbiate dimenticato, è difendere la Corona e far rispettare le leggi, mancare di rispetto ad un ufficiale di Sua Maestà è un reato, così come infrangere un contratto stipulato col senato.. o ai mercenari tutto è concesso? Se vi avesse parlato in questo modo uno dei miei uomini, se avesse osato tanto persino un membro della Guardia Ecclesiastica lo avreste sbattuto in cella senza esitazione…” scossi la testa “Avete difeso chi vi ha appena ingannato, e non chi ha giurato di dare la vita per voi..” osservai i loro volti “Non ho parole..”.
Era davvero troppo, lui poteva insultarmi, ma ero io che dovevo stare al mio posto?
Poi, mi voltai verso Gufo Scarlatto, con aria vagamente divertita.
“Quanto a voi, mi chiedo davvero con chi crediate di parlare, ho ricevuto la promozione sul campo, alla Battaglia del Solstizio, tre anni fa, dopo due anni di campagna, ho guidato io stessa l’assalto decisivo… non c’è luogo del regno in cui non venga celebrata quella vittoria…” scossi la testa “Potrete anche credervi migliore di me perché avete un corpo diverso dal mio, ma di certo non accetto giudizi da chi vende il proprio corpo, la propria spada, e la propria lealtà al miglior offerente.. A parte la spada, lo fanno le donne, di solito.. quelle a cui siete abituato almeno..”.
Era tutta la vita che sopportavo quei discorsi, ma a parlare sono capaci tutti, ero abituata a risolvere queste dispute con i fatti, togliendo in quattro e quattr’otto al malcapitato la voglia di schernirmi.
“Da quando i veri guerrieri delegano? Lo fanno i codardi, di solito.. Le dame hanno i campioni, i re che non vogliono sporcarsi le mani..” alzai le spalle “E comunque è una proposta stupida… non ci crederete, lo so.. ma io sono il miglior soldato della Guardia Reale, o non sarei il capitano! State dicendo che nella vostra compagnia c’è qualcuno che combatte meglio di voi? Io non credo…” sostenni lo sguardo con eguale disprezzo “Ma se davvero non avete abbastanza attributi per affrontarmi da uomo, se dovete nascondervi dietro un campione, allora sia… lo affronterò domani a mezzogiorno, all’Ippodromo, c’è abbastanza spazio per i miei e per i vostri uomini…”.
Rinfoderai la spada e guardai i mercenari e i senatori.
“Immagino non abbiate più bisogno di me, se non c’è altro, dovrei tornare in caserma..” dissi, decisa e secca.
Ero furiosa, non tanto con Gufo Scarlatto, si era comportato esattamente come mi aspettavo, niente di nuovo o stupefacente, pura banalità ripetitiva.
Con la differenza che, di solito, chi faceva così tanto lo sbruffone non rifiutava di affrontarmi, pensando fosse una passeggiata battermi.
Ma che i senatori si facessero imbambolare in quel modo, mi lasciava interdetta.
E pensare che ognuno dei miei uomini rischiava la vita per loro.
No, non lo facevano per loro, lo facevano per la Corona, per la Famiglia Reale.
Il viso di Karel mi attraversò la mente, allentando la rabbia dentro di me.
In quel preciso momento, avrei voluto raggiungerlo.
Cos’avrei dato per un attimo di pace, la pace che solo la sua presenza sapeva darmi.
Una fidanzata poteva fare una sorpresa al suo amato, infondo.
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