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Vecchio 31-01-2014, 01.16.22   #608
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Così, scortati da quegli uomini, Elisabeth, i due monaci e Daizer giunsero presso quel villaggio che sembrava sorgere nel remoto ventre del bosco.
Appena arrivati davanti alle porte di quel centro abitato, uno di quegli uomini suonò un corno e l'ingresso dopo qualche istante fu aperto.
Ed entrando in quel villaggio, Elisabeth ed i suoi compagni di viaggio avvertirono subito gli occhi di tutti gli abitanti su di loro.
Era un luogo molto particolare, con case piccole ed addossate le une sulle altre, a formare un cerchio con in mezzo una casa più grande con accanto una chiesetta.
Il carro con quegli stranieri fu condotto fino ad una piccola locanda.
“E' l'unica del villaggio...” disse Ralf smontando da cavallo “...qui è raro che giungano visitatori...”
Dalla locanda allora uscì un uomo anziano.
“Percion...” chiamandolo Ralf “... da a questi stranieri un paio di camere... una per i due monaci ed una per questa famigliola...” indicando Elisabeth, Daizer e la bambina, che nel frattempo il contrabbandiere aveva fatto scendere dal carro.
Percion annuì e condusse gli stranieri alle loro camere.
“Come si chiama questo vostro villaggio?” Domandò Daizer al locandiere.
“Calatis, messere.” Rispose questi.
E quando Elisabeth fu nella sua camera con Daizer e la bambina, sentì il rintocco della campana della chiesetta.
Ma fissando l'orologio del campanile si accorse che era fermo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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