Daizer annuì a quelle parole di Elisabeth.
Prese allora un piatto largo e fondo e vi versò dentro un po' dell'acqua messa a bollire accanto al fuoco.
“Riposatevi ora...” disse poi alla maga “... magari accanto alla bambina... vi scalderete reciprocamente col calore dei vostri corpi... dopo con quest'acqua potrete lavarvi...” chiuse le tende per evitare che troppa luce entrasse nella stanza “... io intanto scenderò giù e cercherò i due monaci... poi tenterò di capire che posto e questo e se qualcuno conosce le strane cose che si dicono sul bosco... magari, come voi dite, anche quegli uomini la scorsa notte cercavano ciò che cerchiamo noi... ora riposate...”
Il contrabbandiere uscì, lasciando Elisabeth a riposare con la bambina.
Ora la piccola sembrava dormire serena.
Tuttavia quel freddo continuava a calare sul villaggio.
Ma qualche minuto dopo, Daizer ritornò in camera.
“Elisabeth...” avvicinandosi al letto “... presto, venite a vedere... è accaduto qualcosa di molto strano...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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