Visualizza messaggio singolo
Vecchio 05-02-2014, 01.33.27   #678
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,904
Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Guisgard tornò alla caserma dei mercenari e subito una delle sentinelle gli rivelò che Gufo Scarlatto lo stava attendendo nell'androne.
“Mi hanno detto” disse Gusgard raggiungendo il capo dei mercenari “che volevi vedermi.”
“Già...” voltandosi verso di lui Gufo.
“Ebbene?”
“Deve per forza esserci un motivo” fece il mercenario “perchè un padrone chiami a sé il proprio schiavo?”
“Magari” fissandolo il cavaliere “per controllare che lo schiavo non fugga.”
“Sei troppo furbo” sorridendo Gufo “per tentare una cosa così stupida. Fuggire sarebbe come morire per te.”
“Davvero?” Senza mostrare emozioni Guisgard.
“Certo.” Annuì il mercenario. “Ti troverei subito e pagheresti a caro prezzo. Ma questo lo sai bene anche tu.”
Il cavaliere lo guardò senza rispondere nulla.
“Dove sei stato?” Chiese Gufo.
“In giro.”
“Senza denaro?”
“Uno schiavo non ne possiede.”
“Questa città è bella” mormorò lo Scarlatto “ma vende a molto le sue meraviglie.”
“In verità” fece Guisgard “pensavo mi avessi fatto chiamare per questo. Per darmi del denaro.”
“Infatti...” avvicinandosi a lui il mercenario “... ti ho chiamato per questo... per darti la possibilità di guadagnarti la prima paga.”
“Si combatte di già?”
“I mercenari combattono sempre.” Rispose Gufo. “Anche quando non scendono in campo. Contro il tempo, la noia, l'insofferenza, l'inoperosità.”
“Risparmiami la tua filosofia.” Con disprezzo il cavaliere.
“E sia...” ridendo Gufo “... veniamo a noi... ti do la possibilità di guadagnare la tua prima paga... un duello.”
“Un duello?” Ripetè Guisgard.
“Già...” guardandolo negli occhi Gufo “... contro il Capitano della Guardia Reale.”
“Credevo che i soldati del re fossero nostri alleati.”
“La differenza” replicò il mercenario “tra i nemici e gli alleati è che questi ultimi conoscono il tuo valore e dunque ti temono. Impara la tua prima lezione... solo la paura rende saldi i legami tra gli uomini.”
“Non voglio lezioni da uno che combatte per denaro.” Con astio il cavaliere.
“Imparerai da te allora.” Ridendo ancora una volta Gufo.
“E il duello?”
“Si terrà stamattina.” Disse Gufo. “Verso Mezzogiorno, all'ippodromo.”
“Perchè hai scelto me per duellare?” Domandò Guisgard.
“Perchè ti sei dimostrato più abile di Koim.” Con soddisfazione Gufo. “E voglio che tu dia una bella lezione al capitano. Così io potrò avere la mia bella scommessa.” Aggiunse con un ghigno.
“E se non accettassi?”
“Non puoi mettere in discussione i miei ordini” spuntando a terra Gufo “o io ti caverò gli occhi, cane. E poi c'è il denaro. Forse non ti interessa? Hai dimenticato che se vuoi la libertà dovrai pagarla?”
“Quanto mi darai per questo duello?”
“Ti darò un Taddeo se sopravvivi” allacciandosi il mantello lo Scarlatto “e tre se ne uscirai vincitore.”
“Due Taddei se ne esco vivo.” Rilanciò Guisgard. “Prendere o lasciare.”
“E sia... due Taddei se ne esci vivo.” Acconsentì il mercenario.
In quel momento arrivò Koim.
“Partiamo, capo?” Chiese a Gufo.
“Si, andiamo.” Annuì questi.
E presi alcuni cavalli, scortati poi da diversi dei loro, lasciarono la caserma e raggiunsero l'ippodromo.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Guisgard non è connesso