Gli occhi della donna nei miei..quella espressione e le sue parole..parole che preannunciavano qualcosa di grave..pericoloso..un essere di cui nessuno voleva parlare.
Poi arrivò uno dei villani e la mandò via malamente, io mi voltai e le sorrisi annuendo col capo..non era una pazza...lei era la saggezza.
E caso strano pure la figlia del locandiere mi avvertiva di andarmene e subito e fu così che entrammo nella locanda.
Vidi il tavolo imbandito e mi voltai di scatto verso il villano incrociando le mani..."Non so nemmeno il vostro nome di grazia!!" dissi piuttosto seccata "e ricordate solo pochi possono ordinarmi cosa devo fare..voi mi ordinate di mangiare? Detenete la saccenza di poter definire pazza una anziana donna? Oh no...voi non siete nessuno per farmi rimanere qui e se non vorrete subito fornirmi un cavallo...me ne vado a piedi o dovrò usare metodi più bruschi? Non vorrei macchiarmi di un delitto inutile, la spada" indicando il fodero e toccando l'elsa "deve essere estratta per le giuste cause ovvio..non per le persone come voi."
Detto questo mi avviai verso le scale.."Tra poco scendo e darò i soldi al locandiere, vi aspetto col cavallo o come detto me ne andrò via a piedi".
Salii in camera, presi le vesti e le misi dentro alla sacca e ridiscesi, appoggiai delle monete sul bancone e guardai se fuori vi era l'uomo con un cavallo.