Eilonwy così ritornò al palazzo di Galatea.
Qui vide l'invito al ballo e si rattristò per non poterci andare, data la maledizione che le impediva una vita tranquilla e normale come tutti.
Ma proprio in quel momento la fata entrò nella sala.
“Salute a te, piccola mia.” Disse sorridendo Galatea. “E' già finito il tuo giro ad Afravalone? Eppure è una città sterminata. Forse ti serviranno altri giri per visitarla tutta.” La fissò con attenzione. “Sei triste... cos'hai?”
Intanto, poco fuori il palazzo della fata, Boyke ed i suoi compagni avevano seguito Eilonwy.
“E così qui vive quella ragazza...” mormorò Boyke “... informatevi a chi appartiene questo palazzo... voglio sapere tutto su quella ragazza...”
“Si, certo...” annuì uno dei suoi “... ora però sarà meglio tornare in città... il capo vuole che si assista al duello tra quel cavaliere che ha comprato come schiavo e il capitano dei soldati del re... andiamo, Boyke...”
“Si...” annuì questi, lanciando però un ultimo sguardo verso il palazzo di Galatea.
Poi quei mercenari galopparono via.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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