Quadro VI: Gioia Antiqua
“Chi si reca in Averoigne farà bene a munirsi di un bastone di ontano che, se pur debolmente, è efficace contro le magie.”
(Clark Ashton Smith, Racconti)
“Nessuno conosce bene quella città, milady...” disse Nestos a Clio “... poiché a nessuno è permesso entrarci senza il consenso della regina... è una città misteriosa e pericolosa, dalla quale i saggi e i furbi si tengono lontani... il suo popolo è colpito da una strana mania, che li divide in due tipologie di individui... alcuni dicono sempre la verità, mentre altri solo menzogne...”
“Sembra un reame assurdo!” Esclamò il padre di Clio. “Di quelli che si raccontano nelle favole!”
“Forse ti fai troppo suggestionare dalle leggende su quel posto...” rivolgendosi Bool a Nestos.
“Sin da piccoli” fece Nestos “ci hanno parlato in questo modo di Gioia Antiqua... ma vi scongiuro, dimenticate la possibilità di recarvi là... la regina è bellissima ma ama solo l'Arciduca di Capomazda e per voi non avrebbe pietà...” aggiunse poi con i suoi occhi fissi su Clio.
Occhi che sembravano racchiudere una forte inquietudine.