Mi voltai di scatto verso Astin.
"Cosa? Ma no.." scossi la testa "Ti sei perso un passaggio.. non saremo né noi né le milizie vescovili a riscattare il re, ma i mercenari.. solo che dovranno essere guidati o da me o dal capitano della Guardia Ecclesiastica, Bool è stato chiaro su questo.. Ecco perché non posso andare io, i mercenari non eseguiranno mai i miei ordini, non posso permettere che il mio orgoglio comprometta l'operazione... senza contare che viaggiare sola con quegli uomini non è il massimo.. è logico che se portassi con me una squadra dei miei non ci sarebbero problemi, ma gli ordini per voi sono di restare qui.. solo io o il capitano lasceremo la città, e preferirei non essere costretta a farlo io.. Avevo proposto di poter guidare una squadra composta da soldati della Guardia Reale e di quella Ecclesiastica al posto dei mercenari, e anche il capitano era d'accordo, ma Bool ha rifiutato, e ha deciso di impiegare i mercenari e non noi... comunque, pensavo mandare uno di voi per supportare il capitano.. se ci tieni puoi andare tu stesso, potresti guadagnarti una promozione.. Anche se non so come farò qui senza di te..." sorrisi "No, in realtà volevo mandare un paio di uomini per accompagnare Nestos, il medico, in modo che possano dividersi, e una volta trovata la pianta tornino indietro senza aspettare la fine delle operazioni, così il principe potrà avere la sua medicina prima possibile.. comunque, io non posso lasciare la città, nessuno a parte me è informato riguardo le operazioni contro i ribelli.. inoltre, mi è stata affidata la vita del principe Karel da tutto il senato, non posso lasciarlo incustodito.. come ho già detto, i ribelli potrebbero essere ovunque, anche nella servitù del Palazzo Reale.. quindi, come vedi, io devo restare... E' più chiaro adesso?".
Citazione:
Ma proprio in quel momento udirono qualcuno chiacchierare in un angolo della strada.
“Io sarò un cavaliere un giorno...” un bambino rivolgendosi ad altri ragazzini “... il migliore del regno!”
“E come ci riuscirai, Fraven?” Ridendo quelli che lo ascoltavano. “Non hai neanche una spada!”
“Avrò anche quella!” Esclamò il piccolo.
“E chi ti insegnerà ad usarla?” Prendendolo in giro quelli. “Forse tua madre?”
“No, sciocchi!” Fece lui. “Un cavaliere mi insegnerà!”
“Un cavaliere?” Ripeterono gli altri.
“Si, un vero cavaliere!”
“E perchè mai dovrebbe farlo?”
“Perchè lui stesso mi ha promesso di farlo!”
“E quando ha fatto questa promessa?” Fissandolo gli altri.
“Quando l'ho aiutato a nascondersi!”
“Nascondersi da chi?”
“Da quelli che lo vogliono catturare!” Rivelò il piccolo Favren.
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Chiusi gli occhi per un momento, inspirando profondamente.
"Un bambino.. non posso certo mettere sotto torchio un bambino, dannazione!" scossi la testa.
"Sorvegliate ogni uscita, che non possa scappare, ma con discrezione, non voglio certo che si dica in giro che la Guardia Reale se la prende con un bambino... accidenti ai mercenari, quanto mai sono arrivati in città a complicarci la vita.." sospirai.
"Io vado a parlarci.. vediamo se riesco a convincerlo a dirci dov'è, anche se ne dubito..." dissi piano ai miei.
Iniziai così ad avvicinarmi ai ragazzini, come non mi mancava quell'età. I ragazzi non mi facevano giocare con loro perché ero una femmina, le ragazze facevano giochi di cui non capivo il senso. Poco male, me ne stavo da sola ad immaginare avventure mozzafiato, regni da salvare, mostri da uccidere, epiche battaglie, duelli. Mostri a parte, avevo realizzato i miei sogni di bambina. Sperai che anche quel bambino potesse realizzare il suo, per quanto difficile fosse.
Cavalieri di umili origini erano molto rari ormai ad Afravalone.
Sorrisi.
Già, perché invece era pieno zeppo di donne armate cavaliere, giusto? Risi appena.
Forse avevo meno possibilità io alla nascita di riuscire a realizzare quel sogno che non quel bambino.
Eppure io ce l'avevo fatta, con dedizione assoluta e sacrificio, ma ce l'avevo fatta.
Ero ormai davanti ai ragazzini.
Li squadrai con un sorriso benevolo.
"E così vuoi diventare un cavaliere eh..." rivolgendomi al bambino che aveva parlato "Allora sono nel posto giusto.. Lo sai cosa giura un cavaliere quando viene armato solennemente? Di difendere gli inermi, le vedove, gli orfani, di comportarsi sempre lealmente, con coraggio e fedeltà verso il proprio re.. e, soprattutto, di non mentire mai... la parola di un cavaliere è legge, non può essere menzognera.. è questo che differenzia un cavaliere da un guerriero qualunque.." sorrisi "Ma non sono venuta fin qui per dirti questo.. ti auguro di pronunciare un giorno quel giuramento solenne, perché la tua vita da allora non sarà più la stessa... sono il Capitano della Guardia Reale, e ho bisogno del tuo aiuto, Fraven... il nostro re è stato rapito, ed è tenuto prigioniero in un reame lontano.. domattina un manipolo partirà per cercare di salvarlo.. ma non può partire senza Guisgard.. è fondamentale che lui ci sia.. se non riusciamo a trovarlo entro stasera, i Gufi Scarlatti si rifiuteranno di partire, e non riusciremo a salvare il re.." guardai il bambino negli occhi "Puoi aiutarmi a salvare il regno, Fraven? La vita del re non ha prezzo.. aiutaci a salvarlo, e la corona stessa ti sarà riconoscente... e quindi immagino che ti concederà volentieri la dispensa regia per diventare cavaliere..." sorrisi "E se Guisgard è un vero cavaliere, come credo che sia, non se ne starà rintanato mentre il regno ha bisogno di lui.. non credi?".