Il locandiere, intento a pulire alcuni bicchieri utilizzati dai clienti la sera prima, fissò Elisabeth e poi la bambina che la maga aveva con sé.
Ormai il Sole era sorto sul villaggio.
“Vogliate scusarmi, ma è tardi...” disse il locandiere, per poi andare verso le cucine.
“E' tardi?” Ripetè Daizer. “Forse dovrebbe dire che è presto, visto che il Sole è completamente sorto!”
Da poco infatti era passata l'alba.
Passarono allora diversi minuti, senza che però il locandiere tornasse.
“Al diavolo!” Esclamò il contrabbandiere, visibilmente seccato. “Ora vado a prenderlo io!” E si diresse verso la cucina.
Ritornò dopo alcuni istanti.
“Ehi, ma non c'è più nessuno lì dentro...” rivolgendosi ad Elisabeth “... la locanda sembra completamente vuota...” corse allora fuori dalla locanda “... le strade sono deserte... di nuovo questo villaggio sembra essersi svuotato di colpo...”
In quel momento arrivarono i due monaci.
“Dove eravate?” Chiese loro Daizer.
“In chiesa...” rispose Fra' Severius “... ma era vuota... non c'era neanche il sacerdote...”
“Ed anche venendo verso la locanda” spiegò Fra' Favelius “non abbiamo visto nessuno in strada...”
“Non so cosa accada in questo posto” mormorò Daizer “ma il villaggio sembra svuotarsi misteriosamente di giorno...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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