La figura incappucciata per attimo smise di mangiare ed alzò ancora una volta i suoi occhi su Altea.
Erano occhi enigmatici, che sembravano celare un abisso senza fine.
“Il Venerdì” disse dopo aver bevuto altro vino “è un giorno particolare... quello della Passione di Cristo... è dunque il giorno del dolore e siccome in questo castello vi è solo dolore, le sue porte si apriranno soltanto il prossimo Venerdì...” si alzò e si avvicinò ad una delle finestre “... non pensate a quella musica udita stanotte... colui che la suonava è molto diverso da come potete immaginarlo... è un uomo malvagio, falso... tanto dolci sono le sue note, quanto indegni i suoi pensieri... anzi, di notte chiudetevi a chiave nella vostra stanza ed evitate di passeggiare per il castello... non voglio essere responsabile della vostra incolumità.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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